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Banca Generali, ecco la Marianne Faithfull di Vezzoli
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In collaborazione con Banca Generali
Presentata a Milano l'opera dell'artista bresciano
"Comizi di non amore - The prequel (Contestant n.3: Marianne Faithfull)" di Francesco Vezzoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Banca Generali
In occasione della Milano Art Week Banca Generali arricchisce la propria collezione privata, sviluppata nel progetto BG Artalent, e presenta l'opera di Francesco Vezzoli Comizi di non amore - The prequel (Contestant n.3: Marianne Faithfull), che si potrà ammirare presso il BG Training & Innovation Hub di via Achille Mauri 2.
Francesco Vezzoli da sempre è interessato ad analizzare i miti della cultura contemporanea, il potere della comunicazione mediatica e i meccanismi che generano e regolano l'immaginario collettivo. E in questo contesto "Comizi di non-amore" è stata concepita in occasione della mostra "Trilogia della morte" (2004) alla Fondazione Prada ispirata a due celebri lavori cinematografici di Pier Paolo Pasolini, Comizi d'amore e Salò o le 120 giornate di Sodoma, inserendo figure ormai cult come Catherine Deneuve, Antonella Lualdi, Terry Schiavo, Jeanne Moreau e Marianne Faithfull.
Proprio quest'ultima è il soggetto del lavoro acquisito da Banca Generali, che consiste in una riproduzione fotografica di un ritratto della cantante e attrice britannica, icona della Swinging London su cui Vezzoli è intervenuto con dei ricami in filo metallico. "Francesco Vezzoli è uno degli artisti italiani più conosciuti e riconosciuti nel mondo. Il suo lavoro ha sempre unito indifferentemente frammenti di cultura "alta" e "bassa", attingendo tanto dai film hollywoodiani e dalle produzioni televisive, quanto dal cinema d'autore, la storia dell'arte, la moda e la politica contemporanea. Da oltre 25 anni indaga temi oggi più che mai attuali come l'ossessione per la fama e per la visibilità. Per questo a 20 anni da un progetto iconico come Comizi di Non Amore, risulta significativa l'acquisizione di un'opera proveniente da quell'importantissimo ciclo per omaggiare l'incredibile capacità di Vezzoli di intercettare e anticipare temi così significativi nella società e nel momento storico in cui viviamo" ha dichiarato Vincenzo De Bellis, direttore Fiere e piattaforme espositive Art Basel.
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